lunedì 5 agosto 2013


No, non ti salverà quanto lasciarono

Scritto coloro che temendo implori;

tu non sei gli altri, ti trovi nel centro

del labirinto ordito dai tuoi passi.

Non ti salveranno l’agonia di Cristo

O di Socrate, non ti salva Budda,

l’aureo Siddharta che accettò la morte

in un giardino, al cadere del giorno.

È polvere anche la parola scritta

Dalla tua mano, la sillaba detta

Dalla tua bocca. È impietosa la sorte

E la notte di Dio non ha mai fine.

La tua materia è il tempo, l’incessante

Tempo. Sei tutti gli istanti e ogni istante.

Questa poesia è tratta dal volume “Jorge Luis Borges, Dall’intimità”, a cura di Francesco Tentori Montalto, Passigli 1991

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