lunedì 29 dicembre 2014


“È la vita.
A volte credi che due occhi ti guardino e invece non ti vedono neanche.
A volte credi d'aver trovato qualcuno che cercavi e invece non hai trovato nessuno. Succede.
E se non succede, è un miracolo. Ma i miracoli non durano mai.”

lunedì 15 dicembre 2014

Dedicata ai padri a cui è stato sottratto un figlio
di Nòan Prawdy
"- Verrò a trovarti –
Verrò a trovarti quando viene sera,
quando il tramonto tacita gli inganni;
inizierò da questa primavera
nel vivo del più vivo dei miei affanni!

Verrò a trovarti per prendere un sorriso,
per stringerci la mano nella mano,
per respirare un po’ di Paradiso
e per illudermi che non sei lontano.
Verrò per chiedere qualcosa che ho perduto,
gli avanzi di una cena consumata,
per sussurrarti che non ho saputo
trovare per noi due una dolce fata.
Verrò a trovarti per non sentirmi ucciso,
per dirti a giorni sparsi che ci sono,
attendendo paziente il tuo sorriso
ogni volta che ti offro un nuovo dono.
Ti attenderò sul ciglio della strada;
la nostra casa, ormai, non è più mia,
e seguiremo insieme, ovunque vada
quella deserta e solitaria via.
Verrò a fissare il tempo in pochi istanti
da travestire di vaga eternità,
da mescere coi sogni e coi rimpianti
di un vago anelito di paternità.
Verrà l’estate, con il suo bagliore
che a tutti mostrerà spento il mio viso,
le mie amarezze al colmo del dolore
che a te nasconderò sotto un sorriso.
Ti porterò giù al mare, sotto il sole,
a giocare con le alghe e coi granchietti,
mentre ti spiegherò nuove parole
perché tu esprima meglio i tuoi concetti.
Verrà l’autunno con la sua foschia,
ti chiamerò dentro la nebbia, invano,
nessuno ascolterà la voce mia,
nessuno verrà a darmi la tua mano.
E nella pioggia sentirò un conforto
se penserò che Dio pianga con me,
nel Suo rimorso d’avermi reso il torto
di viver la mia vita senza te.
Verrà l’inverno coi suoi giorni brevi,
e mi proteggerà la lunga sera;
nel buio non vedrai i miei occhi grevi
fino a che non ritorni Primavera.
Verrò a trovarti quando muore il giorno,
al buio, per eludere i viandanti,
per non avere troppa gente intorno
che si accorga di noi, umili erranti…
Verrò a trovarti sperando nella luna
che ci rischiari le buie passeggiate
vicini al mare, pregando la fortuna
che porti oblìo alle ombre passate.
Verrò nella penombra della sera
che allevia il supplizio della gogna,
verrò col cuore di chi invano spera
di celare ai viandanti la vergogna!
E se la neve imbiancherà l’inverno,
già più lontano ti terrà da me,
e attenderò nel gelo del mio inferno
ch’essa si sciolga per ritornare a te!
Verrò a trovarti quando infuria il vento,
quando la pioggia si confonde al pianto,
verrò fingendo di essere contento
e rideremo insieme tanto… tanto…!
I giorni senza tempo passeranno
e ti vedrò cambiare insieme a me;
per me sempre sarai figlio di un anno,
la tua memoria… sarò io per te.