sabato 31 dicembre 2011
mercoledì 28 dicembre 2011
lunedì 26 dicembre 2011
(Charlie Chaplin) Quando ho cominciato ad amarmi...
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che la sofferenza e il dolore emozionali
sono solo un avvertimento che mi dice di non vivere contro la mia verità.
Oggi so che questo si chiama
AUTENTICITÀ
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito
com’è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri,
pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta,
anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama
RISPETTO PER SE STESSI.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso
di desiderare un’altra vita e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda
é un invito a crescere.
Oggi so che questo si chiama
MATURITÀ.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito di trovarmi sempre
ed in ogni occasione al posto giusto nel momento giusto e che tutto quello
che succede va bene.
Da allora ho potuto stare tranquillo.
Oggi so che questo si chiama
RISPETTO PER SE STESSI.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di privarmi del mio tempo libero
e di concepire progetti grandiosi per il futuro.
Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento,
ciò che amo e che mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi.
Oggi so che questo si chiama
SINCERITÀ.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato di tutto ciò
che non mi faceva del bene: cibi, persone, cose, situazioni e da tutto ciò
che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso,
all’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma oggi so che questo è
AMORE DI SÈ
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi ho commesso meno errori.
Oggi mi sono reso conto che questo si chiama
SEMPLICITÀ.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono rifiutato di vivere nel passato
e di preoccuparmi del mio futuro.
Ora vivo di piu nel momento presente, in cui TUTTO ha un luogo.
E’ la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo
PERFEZIONE.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il mio pensiero può
rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore,
l’intelletto è diventato un compagno importante.
Oggi a questa unione do il nome di
SAGGEZZA DEL CUORE.
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti,
i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri
perché perfino le stelle, a volte, si scontrarno fra loro dando origine
a nuovi mondi.
Oggi so che QUESTO È LA VITA!
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che la sofferenza e il dolore emozionali
sono solo un avvertimento che mi dice di non vivere contro la mia verità.
Oggi so che questo si chiama
AUTENTICITÀ
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito
com’è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri,
pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta,
anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama
RISPETTO PER SE STESSI.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso
di desiderare un’altra vita e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda
é un invito a crescere.
Oggi so che questo si chiama
MATURITÀ.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito di trovarmi sempre
ed in ogni occasione al posto giusto nel momento giusto e che tutto quello
che succede va bene.
Da allora ho potuto stare tranquillo.
Oggi so che questo si chiama
RISPETTO PER SE STESSI.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di privarmi del mio tempo libero
e di concepire progetti grandiosi per il futuro.
Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento,
ciò che amo e che mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi.
Oggi so che questo si chiama
SINCERITÀ.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato di tutto ciò
che non mi faceva del bene: cibi, persone, cose, situazioni e da tutto ciò
che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso,
all’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma oggi so che questo è
AMORE DI SÈ
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi ho commesso meno errori.
Oggi mi sono reso conto che questo si chiama
SEMPLICITÀ.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono rifiutato di vivere nel passato
e di preoccuparmi del mio futuro.
Ora vivo di piu nel momento presente, in cui TUTTO ha un luogo.
E’ la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo
PERFEZIONE.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il mio pensiero può
rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore,
l’intelletto è diventato un compagno importante.
Oggi a questa unione do il nome di
SAGGEZZA DEL CUORE.
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti,
i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri
perché perfino le stelle, a volte, si scontrarno fra loro dando origine
a nuovi mondi.
Oggi so che QUESTO È LA VITA!
sabato 10 dicembre 2011
In questo spazio senza tempo trovo l'universo...in questo silenzio assordante, trovo le mie risposte...tante piccole voci parlano nel mio silenzio, analizzo storie accadute o che sarebbero potute accadere..scruto la mia parte invisibile..quella che nessuno conosce...vorrei trovarmi, ma spesso mi perdo... ( Carla Hamel )
venerdì 9 dicembre 2011
Pasquale Hamel Cari amici catanesi, vi aspetto martedì 13 dicembre alle ore 16,30 presso l'aula magna della facoltà di scienze politiche dell'università di Catania. I professori Uccio Barone, preside della facoltà, Tino Vittorio, docente della stessa facoltà e il dott. Nino Milazzo, già vicedirettore del Corriere della Sera, presenteranno il mio "Breve storia della societa' siciliana, 1780/1990" Sellerio editore.
La personalità in base al giorno di nascita ( giorno 3 è il giorno della mia nascita, questa è la mia descrizione)
Di piacevole aspetto, con una bella parlantina, con una mente acuta e di parecchia immaginazione, dovrebbe scrivere, tenere conferenze, insegnare o lavorare nel campo del giornalismo. La vita sociale e gli amici sono un soffio vitale, perciò è molto ricercato in compagnia. Ambizioso, generoso, sincero, ha una grande opinione di sÈ e non pone limiti ai suoi obiettivi. Si manifesta meglio nel campo artistico, intellettuale e creativo. E' portato per tutte le attività a contatto con il pubblico. Socievole e ricco d'immaginazione, carattere dinamico e mobile, ha numerosi talenti, non può mai rilassarsi e riposare, deve sempre agire, ama vivere in mezzo alla gente.
Di piacevole aspetto, con una bella parlantina, con una mente acuta e di parecchia immaginazione, dovrebbe scrivere, tenere conferenze, insegnare o lavorare nel campo del giornalismo. La vita sociale e gli amici sono un soffio vitale, perciò è molto ricercato in compagnia. Ambizioso, generoso, sincero, ha una grande opinione di sÈ e non pone limiti ai suoi obiettivi. Si manifesta meglio nel campo artistico, intellettuale e creativo. E' portato per tutte le attività a contatto con il pubblico. Socievole e ricco d'immaginazione, carattere dinamico e mobile, ha numerosi talenti, non può mai rilassarsi e riposare, deve sempre agire, ama vivere in mezzo alla gente.
giovedì 8 dicembre 2011
Leggete questo libro è interessantissimo..!!
Sanguisughe, le pensioni d’oro che ci prosciugano le tasche
31/03/2011 17:39
- Condividi l'articolo su Linkedin
- Condividi l'articolo su Twitter
- Condividi l'articolo su Facebook
- Stampa l'articolo
- Invia l'articolo via mail ad un amico
- 1Commenti all'articolo
Onorevoli in Aula per un solo giorno e con pensione da parlamentari per tutta la vita, il dirigente della Banca d’Italia in pensione a 44 anni con 18mila euro al mese e la bidella pensionata a 29 anni, mentre c’è chi riceve solo 0.78 centesimi. Viaggio negli scandali della previdenza italiana nel nuovo libro di Mario Giordano
C’è il pensionato Inps più ricco d’Italia: 90000 euro al mese. Ci sono i tre onorevoli che sono stati in Parlamento un solo giorno e prendono la pensione da parlamentari per tutta la vita. C’è l’ex presidente del Consiglio che ha tagliato le pensioni altrui e ne ha ottenuta per sé una da 31000 euro al mese. C’è l’ex presidente della Repubblica che, oltre al vitalizio, incassa 4766 euro netti al mese come ex magistrato, pur avendo lavorato come magistrato solo 3 anni. Ci sono le baby pensioni, le pensioni ai mafiosi, le doppie, triple e quadruple pensioni: mentre ai cittadini comuni vengono chiesti continui sacrifici sul fronte previdenziale, mentre l’Europa insiste per allungare la vita lavorativa e i giovani non sanno se potranno mai avere una vecchiaia serena, la casta dei pensionati d’oro mantiene i suoi privilegi, anzi, se ne riserva sempre di nuovi. Dal dirigente della Banca d’Italia che va a riposo a 44 anni con 18000 euro al mese, al burocrate che ancora nel 2009 va in pensione a 47 anni con 6000 euro netti (e l’incarico da assessore), dal commesso del Senato che prende 8000 euro al mese, alla bidella pensionata a 29 anni.
Si presenta così Sanguisughe, il nuovo libro di Mario Giordano in uscita il prossimo 5 aprile 2011 (Mondadori, 176 pagine, 18,5 euro). Un viaggio negli scandali, negli inganni e negli abusi della previdenza italiana che non comprende solo i grandi nomi della politica, dell’economia e dello spettacolo, ma parla anche di semplici e disonesti cittadini come ad esempio Francesca Z., collaboratrice scolastica in pensione dal 1983, all’età di 32 anni, e che ha già ricevuto dallo Stato 280 mila euro (261 mila euro più di quanto abbia versato in tutta la sua carriera). Tra i tanti nomi noti del libro del direttore di NewsMediaset, c’è quello di Carlo De Benedetti, Cesare Romiti, Adriano Celentano, Raffaella Carrà, Sophia Loren, ma anche quello della moglie di Umberto Bossi, Manuela, insegnante andata in pensione all’età di 39 anni.
Più che le superpensioni di onorevoli e dirigenti, forse quello che fa più riflettere è l’attacco del libro: la riproduzione di un estratto conto di una pensione minima da 402 euro che, tra tasse e trattenute, arriva a un totale di 78 centesimi. “Quando uno Stato si accanisce su una pensione minima di 402 euro (che è già una miseria) – scrive Giordano – e la riduce a 0.78 centesimi (che è appunto un insulto) mentre lascia inalterati i supervitalizi dei parlamentari, il loro insindacabile diritto al cumulo, o gli assegni regalati a qualche burocrate d’oro, ebbene, noi non possiamo far finta di niente”.
Più che le superpensioni di onorevoli e dirigenti, forse quello che fa più riflettere è l’attacco del libro: la riproduzione di un estratto conto di una pensione minima da 402 euro che, tra tasse e trattenute, arriva a un totale di 78 centesimi. “Quando uno Stato si accanisce su una pensione minima di 402 euro (che è già una miseria) – scrive Giordano – e la riduce a 0.78 centesimi (che è appunto un insulto) mentre lascia inalterati i supervitalizi dei parlamentari, il loro insindacabile diritto al cumulo, o gli assegni regalati a qualche burocrate d’oro, ebbene, noi non possiamo far finta di niente”.
CASTA VITALIZI, INTOCCATI...
di Primo Di Nicola
I comuni mortali dovranno lavorare 42 anni per andare in pensione. Ai parlamentari, invece, continuano a bastarne cinque. E con almeno due legislature alle spalle, inizieranno a incassare già a 60 anni: cioè sei anni prima di noi
Le pensioni vengono riformate, ma per Lorsignori c’è sempre un occhio di riguardo. A partire dal 2012, cioè tra meno di un mese, nonostante le lacrime del ministro Fornero un comune cittadino per riscuotere l’assegno dovrà raggiungere almeno 42 anni di contribuzione. Quasi una vita di lavoro.
A deputati e senatori, dopo la ‘riforma’ annunciata la scorsa settimana dai presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, alla faccia dell’equità sbandierata dal governo, continueranno inveca a bastare 5 miseri anni, la durata di una legislatura.
Certo, non riscuoteranno un vitalizio ricco come oggi, avranno anche loro il sistema contributivo, ma Lorsignori non potranno certo lamentarsi. Soprattutto perché, e questa è la secondo disparità che spunta confrontando il loro trattamento con quello riservato dal governo dei tecnici ai comuni mortali all’insegna dell”equità’, non avranno troppi fastidi per il limite d’età fissato per riscuotere l’assegno.
Se infatti alla totalità dei cittadini, sempre dal primo gennaio 2012, per riscuotere sarà necessario raggiungere il requisito dei 66 anni, non un giorno di meno, alle eccellenze parlamentari basterà tagliare il traguardo dei 65 anni.
Ma, attenzione, solo se si avrà la sfortuna di avere collezionato una sola legislatura. Con due, infatti, le cose andranno decisamente meglio: si potrà riscuotere la pensione addirittura a 60 anni, cioè ben sei anni prima degli altri. Naturalmente, sempre in nome dell’equità e della giustizia sociale.
Tratto da: Casta, vitalizi intoccati | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2011/12/06/casta-vitalizi-intoccati/#ixzz1fzSbk3oK
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
I comuni mortali dovranno lavorare 42 anni per andare in pensione. Ai parlamentari, invece, continuano a bastarne cinque. E con almeno due legislature alle spalle, inizieranno a incassare già a 60 anni: cioè sei anni prima di noi
Le pensioni vengono riformate, ma per Lorsignori c’è sempre un occhio di riguardo. A partire dal 2012, cioè tra meno di un mese, nonostante le lacrime del ministro Fornero un comune cittadino per riscuotere l’assegno dovrà raggiungere almeno 42 anni di contribuzione. Quasi una vita di lavoro.
A deputati e senatori, dopo la ‘riforma’ annunciata la scorsa settimana dai presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, alla faccia dell’equità sbandierata dal governo, continueranno inveca a bastare 5 miseri anni, la durata di una legislatura.
Certo, non riscuoteranno un vitalizio ricco come oggi, avranno anche loro il sistema contributivo, ma Lorsignori non potranno certo lamentarsi. Soprattutto perché, e questa è la secondo disparità che spunta confrontando il loro trattamento con quello riservato dal governo dei tecnici ai comuni mortali all’insegna dell”equità’, non avranno troppi fastidi per il limite d’età fissato per riscuotere l’assegno.
Se infatti alla totalità dei cittadini, sempre dal primo gennaio 2012, per riscuotere sarà necessario raggiungere il requisito dei 66 anni, non un giorno di meno, alle eccellenze parlamentari basterà tagliare il traguardo dei 65 anni.
Ma, attenzione, solo se si avrà la sfortuna di avere collezionato una sola legislatura. Con due, infatti, le cose andranno decisamente meglio: si potrà riscuotere la pensione addirittura a 60 anni, cioè ben sei anni prima degli altri. Naturalmente, sempre in nome dell’equità e della giustizia sociale.
Tratto da: Casta, vitalizi intoccati | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2011/12/06/casta-vitalizi-intoccati/#ixzz1fzSbk3oK
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
mercoledì 7 dicembre 2011
martedì 6 dicembre 2011
giovedì 1 dicembre 2011
Iscriviti a:
Post (Atom)