venerdì 12 ottobre 2012

Re Giorgio - Pm Palermo contro Napolitano: «Immunità totale vale solo per i Re»
 


"Un'immunità assoluta - si legge nella memoria difensiva depositata alla Consulta dai pm di Palermo, nell'ambito del conflitto tra poteri che li vede opposti al Quirinale per le intercettazioni che coinvolgono il presidente Napolitano - potrebbe essere ipotizzata per il Presidente della Repubblica solo se, contraddicendo i principi dello Stato democratico-costituzionale, gli si riconoscesse una totale irresponsabilità giuridica anche per i reati extrafunzionali. Una simile irresponsabilità finirebbe invece per coincidere con la qualifica di 'inviolabile', che caratterizza il Sovrano nelle monarchie ancorchè limitate: una inviolabilità che - tenuta distinta dalla inviolabilità garantita dallo Statuto e dalle leggi a tutti i cittadini - implicava la totale immunità dalla legge penale nonchè dal diritto privato quanto a particolari rapporti". Un attacco in piena regola, che si regge sulla legge. Una "vistosa serie di gravi conseguenze" potrebbe derivare da una "eventuale decisione di accoglimento" del ricorso del Quirinale, scrivono ancora i Pm, che ricordano come una volta accolto il ricorso del Capo dello Stato "i magistrati sarebbero indotti, nel dubbio, ad astenersi dal disporre intercettazioni a carico di tutti coloro che, ancorchè sottoposti ad indagine penale, potrebbero avere titolo, in ragione di attuali o pregressi rapporti o funzioni precedentemente svolte, a comunicare direttamente con il presidente della Repubblica".

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