venerdì 12 ottobre 2012

L’ennesima costosissima nomina di Lombardo

Patrizia Maltese - L’arroganza del potere fine a se stesso non conosce limiti né vergogna.
Proprio mentre in tutta Italia scoppiano gli scandali per le spese pazze di certi politici e anche in Sicilia la magistratura indaga sull’uso dei soldi pubblici, Raffaele Lombardo si è fatto l’ennesima nomina clientelare.
Malgrado la regione abbia ben 1.600 dirig...
enti (e a voler cercare uno adeguato si sarebbe potuto trovare), il “governatore” a poche settimane dal voto ha chiamato un esterno a dirigere il Consorzio autostrade siciliane (Cas) applicandogli il contratto di dirigente generale: il nuovo direttore è l’ingegner Maurizio Trainiti e guadagnerà in cinque anni fra 700.000 euro e un milione, mentre se fosse stato scelto un interno sarebbe stato a costo zero.
Lombardo ha deliberato personalmente la nomina nelle settimane scorse, qualche giorno dopo aver tenuto per sé la delega alle Infrastrutture ritirata all’assessore Andrea Vecchio.
In base a quanto ricostruito dall’agenzia Ansa, la cosa sarebbe anche più grave di come si presenta, dal momento che nell’agosto del 2011 la giunta regionale aveva approvato una delibera per il contenimento della spesa nella quale si stabiliva per i dirigenti di istituti, aziende, consorzi sottoposti a tutela e vigilanza dell’amministrazione regionale una retribuzione pari a quella “minima onnicompresiva corrisposta ai dirigenti generali della Regione ridotta del 30%”: il contratto proposto a Trainiti (che aveva accettato con riserva) quindi prevedeva un compenso di 100 mila euro all’anno per tre anni. Compenso contestato dal nuovo direttore sui cui rilievi – respingendoli – il dirigente del dipartimento Infrastrutture della Regione si era espresso con una nota trasmessa al commissario del Cas, Anna Rosa Corsello, indicata come “fedelissima” di Raffaele Lombardo.
La Corsello, neanche a dirlo, ha invece accolto i rilievi di Trainiti e la giunta regionale ha fatto proprie le motivazioni del commissario, secondo la quale una delibera non può modificare quanto previsto dalla legge regionale 10 del 2000 e le disposizioni del contratto di lavoro.

Nessun commento:

Posta un commento