domenica 19 gennaio 2014

La nostra vita è un continuo divenire, un fluire di sensazioni, emozioni e pensieri che non ci danno tregua, che si accavallano, si contraddicono e si contrappongono, raggiungendo solo per brevi istanti un loro miracoloso equilibrio, subito destinato a scomporsi e a disperdersi in una nuova miriade di sollecitazioni contraddittorie.

Ciò che in un primo momento appariva come una sicurezza raggiunta, un punto stabile di quiete, si trasforma in un nuovo calvario di angosciose domande e di dolorosa ricerca di risposte destinate a non essere mai definitive.La nostra vita si plasma, si disperde e si ricompone continuamente su questa variegata tavolozza di accecanti contrasti cromatici. Il "conflitto", cioè la collisione fra opposti principi, sembra esserne la legge fatale.

Ogni momento appagante sarà sempre destinato inesorabilmente a rovesciarsi nel proprio contrario, come una "maledizione", o, meglio, come una punizione che colpirà spietatamente chi presumerà di avere raggiunto l'apparente onnipotenza di una paradisiaca quiete. I tragici greci conoscevano bene questo dramma della vita umana, quando descrissero nei loro immortali capolavori il terribile destino di dolore e di rovina cui vanno incontro gli "eroi" che hanno osato sfidare la volontà degli dei, contrapponendo ad essa la loro superbia e la loro presunzione di potersi ergere ad arbitri del destino, infrangendo i limiti che le divinità hanno imposto alla vita umana.

Eppure, se il "conflitto" sembra apparire come la sciagura della umana esistenza, è anche vero che senza questa continua "tensione dialettica", senza questo implacabile dilemma fra essere e non-essere, la trama della nostra nostra vita ristagnerebbe fatalmente nella palude di un grigiore senza fine e senza speranza, e non vi sarebbe più né progresso né crescita individuale o collettiva. In questa prospettiva, è giusto che conflitto perda la sua iniziale fisionomia negativa, per rovesciarsi nel proprio contrario, divenendo la spola che tesse la nostra vita, rendendola tessuto prezioso, ricco di sorprendenti e stupendi arabeschi.

"Molte volte ho osservato il marmo
che hanno scolpito per me :
un vascello con una vela ammainata
alla fonda in un porto.
In verità ciò non rappresenta la mia destinazione,
ma la mia vita.
Perchè mi fu offerto l'amore e io
ne fuggii i suoi disinganni ;
il dolore bussò alla mia porta, ma ebbi paura ;
mi chiamò l'ambizione,
ma le opportunità mi hanno terrorizzato.
Eppure continuavo a desiderare
di dare un significato alla mia vita.
Ora io so che bisogna alzare le vele
e prendere i venti del Destino
dovunque conducano il vascello.
dare un significato alla propria vita
può finire in follia,
ma la vita senza significato è la tortura
del desiderio vano e senza requie :
essa è un vascello che smania per il mare
e ne ha paura."

In questa stupenda poesia che Edgar Lee Masters, ha dedicato ad un suo immaginario personaggio, George Gray, nel suo capolavoro "Antologia di Spoon River", è forse racchiuso tutto il significato più profondo che l'accettazione coraggiosa del "conflitto" può rappresentare nella vita umana. George Gray ha voluto sempre eludere ogni conflitto. Il vascello della sua anima è rimasto sempre ancorato nel porto del suo desiderio di quiete. Solo adesso, dopo la sua morte, egli "sa" che "bisogna alzare le vele / e prendere i venti del Destino" ; solo adesso scopre che la vita "è un vascello che smania per il mare / e ne ha paura". Ma ormai, per lui, è tardi. Non rimane che l'amarezza del rimpianto. Evitiamo di concludere la nostra vita come George Gray.

Lettura suggerita
Antologia di Spoon River
L'"Antologia di Spoon River" è un libro straordinario di poesie, in cui l'autore ha l'idea di introdurre l'ambientazione in un camposanto, sulla collina di un paesino americano. Qui dormono tutti, eroi e codardi, onesti e malfattori, ricchi e poveracci... Ogni poesia si intitola con il nome del defunto, che parla in prima persona e racconta la sua storia, e come è giunto nella tomba. Alcuni dei racconti sono tristi, altri beffardi, alcuni strazianti. Ma tutti sono semplicemente indimenticabili. Questo è un libro da leggere quando si è adolescenti, ma che si presta a riletture continue nel corso della vita. Questo libro dovrebbe essere presente in tutte le biblioteche.

Nessun commento:

Posta un commento