sabato 30 agosto 2014


Se una persona vuole uscire dalla tua vita sii altruista...Dalle una spinta.

sabato 16 agosto 2014



... Quando con troppa superficialità si dice... " ma si... è una madre che non fa vedere i figli al padre..." si pensa mai a cosa voglia dire questa frase?

Mi è venuta spontanea e amara questa riflessione fuori dai denti che vorrei condividere con Voi:

Quando senti di donne che fanno di tutto per negare ai propri figli il diritto di frequentare il loro padre, ti fermi mai a pensare all'inferno che questa condizione presuppone? Hai idea se fosse capitato a te?Ci pensi se fosse capitato ai tuoi bambini? Se fossero i figli tuoi, quelli senza un padre con la "dignità di padre", se fossero bambini ai quali vuoi bene, quelli ai quali una "sedicente madre" tenta ogni messa in scena pur di impedire, limitare, ostacolare la frequentazione con il loro papà, rimarresti insensibile? Cosa faresti? Esiste un TERMINE, un aggettivo qualificativo adeguato che possa dare la pur pallida idea, il sinonino che dia il senso compiuto della barbarie e dell'infamia di questo comportamento, avvezzo a troppe donne che infangano il loro essere madre, e trovano connivente supporto nelle maglie larghe di una giustizia inadeguata (o completamente disattesa che è peggio ancora) e di amministratori della stessa spesso superficiali o costretti ad esserlo, quand'anche non siano più gravemente in malafede, se non altro ideologica? ( tra vent'anni la storia giudicherà con raccapriccio, ma ora?)

E quale è il genoma di questo male, dove lo si trova?
Negli anfratti dove si annidano Legali (impuniti) ridotti a prostitute del ... gioco al massacro tra coppie, istigatori a delinquere veri e propri, ca(ra)paci di mercificare la Vita di creature incolpevoli, immolandole sull'altare delle loro parcelle, nella certezza di non doverne mai rispondere...

Perchè portare pace porta pochi soldi, si sa....
Chissà se hanno figli, se e come li guardano negli occhi... chissà se quei bimbi sapessero di quel "benessere" costruito togliendolo ad altri Bambini...-
Tra Assistenti Sociali compiacenti, che di frequente dimenticano il focus del loro compito, ossia tutelare i minori appunto e non sfogare le loro frustrazioni omofofiche sotto l'egida di una battaglia femminista ( che fanno razzista) male interpretata ed anacronistica, al punto di utilizzare qualunque sotterfugio pur di non essere mai equidistanti nelle loro relazioni...

Perchè non si è MADRI in automatico solamente per aver partorito, o PADRI per aver prestato il seme nell'atto che porta a concepire, quello appartiene ad organismi che si siano soltanto riprodotti, semmai....
perchè essere MADRI e PADRI, essere GENITORI è un'altra cosa... decisamente diversa.
In Tribunali oberati di cause copia e incolla e che sentenze tali e quali emettono, senza MAI approfondire CASO per CASO ( o VITA per VITA, che in questo contesto è la stessa cosa)
Generando Mutanti macchine da guerra che approfittano delle disgrazie che tante altre donne subiscono, per nascondersi a livello giuridico dietro questo, ed esercitare loro, in modo subdolo, la più grossa delle vigliaccate!
Questa pratica che colpisce Padri indifesi, MA SOPRATTUTTO BIMBI, "amati" fintanto che possono essere utilizzati come arma di ricatto ed estorsione morale ed economica, DEVE FINIRE!!!
Questa minoranza afona ai media, trattata con la stessa indifferenza di chi è affetto da una malattia rara ed incurabile, perchè poco remunerativa per potr interessare la "ricerca", NON NE PUO' PIU' in una SOCIETA' CIVILE di sentire le proprie GRIDA DI DOLORE che cadono nel vuoto solamente perchè fanno poco ascolto, poco share....
Si aspetta morbosi, solamente la notizia di qualche tragedia annunciata... Per battersi il petto, ipocriti, puntando l'indice su qualcuno disperato che perde la testa, perchè non vede futuro, ma tantè, fa più rumore un ramo che cade, rispetto ad una foresta che cresce, e questa è fatta di uomini silenziosi e Bimbi prigionieri dell'indifferenza ai loro drammi, ma che sanno e devono sopravvivere, sovente anche a disastri economici...
Uno stupro è qualcosa di inumano ed è giusto che se ne parli tanto provando vergogna, eppure di questo STUPRO alla VITA subito ogni giorno da migliaia di PADRI e FIGLI purtroppo non ne parla mai nessuno...
Perchè quel dolore di Padri e Figli strappati al loro rapporto è un dolore che strazia l'ANIMA.
Ogni istante negato, una ferita che non cicatrizzerà mai...
Cosa risponderesti a tuo Figlio se fosse tuo FIGLIO piccino piccino a dirti... "Papà ma allora tu non mi vuoi più bene, perchè non mi fai mai più dormire a casa co' te?... io voglio stare qui e tu mi mandi via..."
"O... ma tu mi vuoi sempre bene che non ti vedo mai...?"
".. eri tu la notte a stare vicino a me... a portarmi dal dottore... a farmi la pappà... e ora?"
E magari c'è li qualcuno col fucile e cronometro ad aspettarti al varco... ad urlarti nelle orecchie del perchè ritardi di pochi minuti, rispetto al " DIRITTO DI VISITA" ( fa vomitare pure il termine) fregandosene altamente di Bimbi disperati che non vogliono tornare da loro, e vorrebbero restare con te, insensibili persino al loro pianto, alla disperazione che non può che essere anche la tua, in quel momento dove preghi Dio di trovare il sorriso giusto per convincerlo ad accettare di lasciarti...
Che guarda caso poi, è lo stesso qualcuno che sapientemente e con puntualità disarmante ti ha fatto saltare tre compleanni, feste e ricorrenze con un flurilegio di sotterfugi a "comando"...
Quello stesso Qualcuno che cambia subito Pediatra ( Poichè quella che magari ti conosce e da sempre e per ogni cosa di tuo Figlio da quando ha un mese di vita ha avuto solo te come riferimento... deve sparire) e si dimentica magari le vaccinazioni o le visite di accrescimento ma un giorno si e l'altro pure pretenderebbe certificati fasulli per non farti vedere tuo figlio... O peggio ancora millantando gravi e costosissime malattie per chiedere più soldi di mantenimento...
Ad approfittare di ogni crepa del tuo atteggiamento.... ed affossarti nello stillicidio di umiliazioni alle quali silente ti devi piegare, al tuo essere Uomo nel senso di essere umano schiacciato nell'impotenza del potersi ribellare ...
Perchè esiste una logica corrente, una donna a prescindere può fare qualunque cosa, anche la più vergognosa su come amministrare il rapporto "padre-figlio" e le viene permessa, ma se ti azzardi minimamente a chiederne conto, " dai vita ad un rapporto conflittuale", dimenticando quella "piccola" cosa che si chiama RAPPORTO DI CAUSA ED EFFETTO, e se decidi di cambiare atteggiamento perchè esausto ti lasci scorrere le cose addosso in automatico sei bollato come "l'uomo che ignora la prole"... ( è la "regola corrente" nella quale sguazzano, ghignano e prolificano, e con tanto sussiego dispongono, perchè è così che vengono giudicate le cose, oggi.)
Mai, dico mai un atto di censura verso "certe signore" e i loro comportamenti.
Al massimo ti puoi rivolgere al Giudice... ( che bella cosa, eh?)
Tradotto... come mettere in una bottiglia da affidare al mare il tuo destino...
e quello di TUO FIGLIO.... ( se provi a dire "nostro" come è giusto che sia, ti accusano di usarlo per tornare con la madre, beffardo eh?)
Se andrà bene avrà risposta tra mesi, forse tanti, forse letto con attenzione, forse no, intanto l'emorragia di soldi continua....
Ma quella del cuore, che prezzo ha?
Senza che nessuno abbia mai il minimo senso di Pietà. ( ma tu sei grande... e devi saper aspettare sulla riva di un fiume giudizi che arriveranno magari tra un anno... o due... o chissà quando.... Ma che per Qualcuno che HA BISOGNO ANCHE DI TE un anno, se ne ha due è il 50% della sua esistenza ... capisci?

Pensa ad ogni giorno in più che passa, dove se sei fortunato lo vedi poche ore per la strada, trasformandoti non in un Padre, ma in quello che lo porta alle giostre, se non piove al parco, a dare vita ad ogni sorta di fantasia per rendere lieve quel tempo da girovaghi, perchè vi hanno cancellato OGNI forma di rapporto che possa prevedere lo starvi vicino in una casa, in una cena, in un tenervi la mano prima della nanna, e mille e mille frammenti di momenti negati e proprio nella fase più delicata della vita, a livello di formazione psicologica... ma a chi importa dei suoi incubi presenti e futuri? ...)
Niente marca di più il senso del tempo che scorre del volto di un Bimbo che cresce.....
Come puoi spiegare a tuo Figlio che neanche provvedimenti del Giudice e Volanti a volte possono far nulla, se qualcuno decide di segregare a casa un BIMBO?
In quel modo puoi solo creare terrore gratuito in chi non può ancora capire... e ingoi. Lo devi fare.
Tu che per non dirgli cose che aggiungerebbero dolore al suo dolore, taci la verità e inventi un mondo a colori tutto vostro... dove non esistano cattivi, nemmeno tra sedicenti "mamme" e magari "nonni compiacenti a volte aizzatori... e intanto muori dentro.
E cerchi nel ricordo di una sua carezza l'appiglio per non impazzire...
NO! Decisamente, non c'è aggettivo renda l'idea....

Tutto questo partì da un link nel quale l'aggettivo che avevano "trovato" per definire tutto questo era fuori dallle pagine "corrette " del vocabolario...per nulla elegante ma decisamente forte, un insulto bello e buono che ho tolto, ma il concetto rimane...
Ps questo è quanto quel link così crudo mi ha portato in mente,

e spero che nessuno si sia potuto offendere per la durezza della sua sintesi, anzi come a me abbia potuto suggerire qualche riflessione.
Detto tra noi poi, più che una offesa, o aggettivo qualificativo l'ho interpretato quanto mai lontano da un epiteto, se mai vicino ad un grido di dolore...
Perchè ritengo questo un tema troppo importante per la collettività, per sentirci anche se non genitori, non chiamati in causa.... I Bimbi, sono la nostra forza, il nostro futuro, il patrimonio comune che in ogni caso dobbiamo difendere.

Chiaramente penso che non esista un caso uguale ad un altro, in tema di minori.
Difatti nella fattispecie mi riferivo solamente alla piccola rispetto ai numeri, ma pur sempre significativa quantità di casi nei quali quello che ho descritto, purtroppo avviene.
E' chiaro, sono molte di più le Donne che subiscono ogni sorta di angheria, tuttavia almeno ora su di loro si comincia a vigilare. Purtroppo è vero che in questa enorme quantità di drammi reali che colpiscono troppe Madri si crea quel'alveo di impunità dove scorrono e prosperano i comportamenti di quelle che in questa provocatoria nota descrivo.
Persone senza scrupoli, senza morale, che a volte hanno procreato con l'inganno per avere una sorta di bancomat.... ( atroce vero?... succede anche questo, purtroppo)
Certe di non rischiare mai se non in casi estremi, potestà genitoriale, affidamento e collocamento. Soprattutto se il minore è molto piccolo, possono contare su una sorta di immunità che consente loro ogni forma di calunnia, denuncia ad arte millantando ogni sorta di farneticante abuso, e qualunque forma di ostruzionismo legale del quale ne loro, tantomeno i loro avvocati dovranno rispondere, ma QUEL CHE E' PEGGIO ogni forma di ostacolo verso la frequentazione e la creazione o consolidamento del rapporto Padre-Figlio.
Anzi, avendo pure troppo tempo da dedicare a manipolazioni psicologiche da esercitare senza scrupolo e controllo sul minore. Che vede magari proprio la sua figuara di riferimento, non solo sparire all'improvviso ma trasformarsi ai suoi occhi in una sorta di mostro.
E chi opera sul territorio purtroppo, spesso non è all'altezza per capirlo, o peggio è quasi connivente ( esistono relazioni di certi assistenti sociali formulate in modo surrettizio se non addirittura mendace? esistono... esistono! E chi le controlla? Chi è delegato alla trasparenza e a punire chi sbaglia? Punire come?).
E chi risarcisce le devastazioni che ne derivano?
Certo, si fa appello al buon senso, ma si dimentica una cosa, che se ci fosse stato non si sarebbe arrivati a tanto. E quando una donna, decide di chiudere ogni forma di comunicazione, che abbia rifiutato ogni tentativo di mediazione, quando questa in pieno dispregio di ogni logica morale si arrocchi nella posizione "sei il padre ma non esisti" e faccia di tutto per sopprimere la tua Presenza nella vita di tuo figlio, pure dalle elementari decisioni del vivere quotidiano finanche, semplicemente perchè "decide di non interagire mai più con te" il Legislatore non interviene. Alza le mani. Ti dice che se chiami la Polizia alimenti il conflitto...
Non esiste nessuna forma di deterrenza nei confronti di chi si comporti così. Nessuna.
Tipo, non lo accetti come Padre? ok, Non sei una buona madre. Quindi il Bambino sta con lui.
Non accetti nessun dialogo verso le decisioni che riguardano vostro figlio? Non sei una buona madre, quindi il Bambino sta con lui.
Se non "sai" gestire l'emozionalità di un dialogo con quello che una volta è stato il tuo partner, ma sarà per sempre il Padre di tuo Figlio e crei il muro, come è possibile che tu possa essere genitore collocatario?
Come fai crescere questo Bimbo, come lo prepari ad affrontare l'UNIVERSO delle sue EMOZIONI che è il patrimonio più grande di ogni essere umano, dal quale dipenderà la riuscita di una persona capace di rendersi felice, se non sei in grado di gestire le tue?

Ti sei rivolta al Tribunale per i Minorenni chiedendo la decadenza della Potestà Genitoriale per motivi che "solo due!!!! ( ci vuole tempo) anni dopo" si sono dimostrati privi di fondamento???
LA PERDI TU LA POTESTA' GENITORIALE, altro che affido condiviso e collocamento presso di te, ad esercitare ogni forma di cattiveria...

Questo è il dramma nudo e crudo.

Come si fa a dialogare nell'interesse di un Figlio se si permette ad un Genitore di poter RIFIUTARE ogni forma di comunicazione con l'altro Genitore senza pagare dazio? Come?
Che può gestire con perfidia scioccante e da una parte sola qualunque scambio di informazioni anche le più banali del vivere quotidiano che riguardino UN BAMBINO che comunque ha un Padre, ( ma che interpreta come suo soltanto) impedendogli finanche di sentirlo al telefono? O peggio facendogli vivere quel momento come una colpa?
Che possibilità pratiche, reali intendo, non teoriche o... a data da divenire, rimangono ad un Padre per cambiare, se le vive , questo stato di cose? ( certo, indovina chi è copia e incolla il genitore collocatario?

indovina nonostante gli indubbi passi avanti del Legislatore quale sia la riluttanza dei Giudici nell'applicare le nuove normative?)
Spesso rimane all'altro Genitore ( che in questo caso è praticamente SEMPRE UN PADRE) una sola scelta, rinunciare ad esserlo se non in modo saltuario ed incompleto.

Non avrà mai più modo di vivere con suo Figlio piccolo nessuna sorta di normalità o accudimento.
Sarà sempre sotto la spada di Damocle degli umori della "signora"

Ed è questo è il crimine più ignobile che passa sotto silenzio ogni giorno in ogni tribunale per i minorenni.

Che non si ha il coraggio di chiamare per nome.

Ma il tessuto sociale e le abitudini sono cambiate, il legislatore deve tenerne conto. Oggi i compiti di accudimento che compie un Papà a volte sono addirittura superiori a quelli che compie la Mamma, comunque sempre di meno affidati in una coppia esclusivamente a lei. Anche in tenerissima età.

Considerando purtroppo con quanta leggerezza si rinuncia a lottare per l'unione della propria Famiglia, i casi specialmente di Bimbi piccolissimi costretti a crescere nello stillicidio di una relazione che muore, generando rancori devastanti, sono ogni giorno di più.
Non ne ho mai fatto una questione Uomo-Donna, Bene o Male. Esistono individui che la vita e le scelte da loro fatte, non dimentichiamolo, ha reso Genitori.
Quando questo viene disatteso, o interpretato in modo distorto, perchè a pagare è sempre un Bambino, non deve MAI più essere una questione Uomo-Donna.
Ma semplicemente di Genitore. Se lo sei diventato.
E questo, cari Giudici, a volte che strano....
Succede anche ai Papà....

Ho una certezza, un domani anche questo muro cadrà. E risparmierà tanto dolore a troppa gente.
Ma affinchè questo giorno arrivi il prima possibile, che sia Legislatore che chi è chiamato ad applicare le norme decida di capire che quel tempo è arrivato, occorre che Tutti prima o poi, sappiano rendersi partecipi.

Magari stasera a te che leggi e distrattamente guardi il tuo Bambino, magari che fa i capricci per qualche cosa, e tu stanco per la giornata vorresti un pò di quiete, fai una cosa,
dagli un bacio
e pensa che per qualcuno non è così scontato poterlo fare....
Grazie a chiunque, magari solo per una pernacchia, lascerà un commento.  

Quando con troppa superficialità si dice..." ma si, è una madre che non fa vedere i figli al padre..." Che vuoi che sia, no?
10 novembre 2010 alle ore 18.47

... Quando con troppa superficialità si dice... " ma si... è una madre che non fa vedere i figli al padre..." si pensa mai a cosa voglia dire questa frase?

Mi è venuta spontanea e amara questa riflessione fuori dai denti che vorrei condividere con Voi:

Quando senti di donne che fanno di tutto per negare ai propri figli il diritto di frequentare il loro padre, ti fermi mai a pensare all'inferno che questa condizione presuppone? Hai idea se fosse capitato a te?Ci pensi se fosse capitato ai tuoi bambini? Se fossero i figli tuoi, quelli senza un padre con la "dignità di padre", se fossero bambini ai quali vuoi bene, quelli ai quali una "sedicente madre" tenta ogni messa in scena pur di impedire, limitare, ostacolare la frequentazione con il loro papà, rimarresti insensibile? Cosa faresti? Esiste un TERMINE, un aggettivo qualificativo adeguato che possa dare la pur pallida idea, il sinonino che dia il senso compiuto della barbarie e dell'infamia di questo comportamento, avvezzo a troppe donne che infangano il loro essere madre, e trovano connivente supporto nelle maglie larghe di una giustizia inadeguata (o completamente disattesa che è peggio ancora) e di amministratori della stessa spesso superficiali o costretti ad esserlo, quand'anche non siano più gravemente in malafede, se non altro ideologica? ( tra vent'anni la storia giudicherà con raccapriccio, ma ora?)

E quale è il genoma di questo male, dove lo si trova?
Negli anfratti dove si annidano Legali (impuniti) ridotti a prostitute del ... gioco al massacro tra coppie, istigatori a delinquere veri e propri, ca(ra)paci di mercificare la Vita di creature incolpevoli, immolandole sull'altare delle loro parcelle, nella certezza di non doverne mai rispondere...

Perchè portare pace porta pochi soldi, si sa....
Chissà se hanno figli, se e come li guardano negli occhi... chissà se quei bimbi sapessero di quel "benessere" costruito togliendolo ad altri Bambini...-
Tra Assistenti Sociali compiacenti, che di frequente dimenticano il focus del loro compito, ossia tutelare i minori appunto e non sfogare le loro frustrazioni omofofiche sotto l'egida di una battaglia femminista ( che fanno razzista) male interpretata ed anacronistica, al punto di utilizzare qualunque sotterfugio pur di non essere mai equidistanti nelle loro relazioni...

Perchè non si è MADRI in automatico solamente per aver partorito, o PADRI per aver prestato il seme nell'atto che porta a concepire, quello appartiene ad organismi che si siano soltanto riprodotti, semmai....
perchè essere MADRI e PADRI, essere GENITORI è un'altra cosa... decisamente diversa.
In Tribunali oberati di cause copia e incolla e che sentenze tali e quali emettono, senza MAI approfondire CASO per CASO ( o VITA per VITA, che in questo contesto è la stessa cosa)
Generando Mutanti macchine da guerra che approfittano delle disgrazie che tante altre donne subiscono, per nascondersi a livello giuridico dietro questo, ed esercitare loro, in modo subdolo, la più grossa delle vigliaccate!
Questa pratica che colpisce Padri indifesi, MA SOPRATTUTTO BIMBI, "amati" fintanto che possono essere utilizzati come arma di ricatto ed estorsione morale ed economica, DEVE FINIRE!!!
Questa minoranza afona ai media, trattata con la stessa indifferenza di chi è affetto da una malattia rara ed incurabile, perchè poco remunerativa per potr interessare la "ricerca", NON NE PUO' PIU' in una SOCIETA' CIVILE di sentire le proprie GRIDA DI DOLORE che cadono nel vuoto solamente perchè fanno poco ascolto, poco share....
Si aspetta morbosi, solamente la notizia di qualche tragedia annunciata... Per battersi il petto, ipocriti, puntando l'indice su qualcuno disperato che perde la testa, perchè non vede futuro, ma tantè, fa più rumore un ramo che cade, rispetto ad una foresta che cresce, e questa è fatta di uomini silenziosi e Bimbi prigionieri dell'indifferenza ai loro drammi, ma che sanno e devono sopravvivere, sovente anche a disastri economici...
Uno stupro è qualcosa di inumano ed è giusto che se ne parli tanto provando vergogna, eppure di questo STUPRO alla VITA subito ogni giorno da migliaia di PADRI e FIGLI purtroppo non ne parla mai nessuno...
Perchè quel dolore di Padri e Figli strappati al loro rapporto è un dolore che strazia l'ANIMA.
Ogni istante negato, una ferita che non cicatrizzerà mai...
Cosa risponderesti a tuo Figlio se fosse tuo FIGLIO piccino piccino a dirti... "Papà ma allora tu non mi vuoi più bene, perchè non mi fai mai più dormire a casa co' te?... io voglio stare qui e tu mi mandi via..."
"O... ma tu mi vuoi sempre bene che non ti vedo mai...?"
".. eri tu la notte a stare vicino a me... a portarmi dal dottore... a farmi la pappà... e ora?"
E magari c'è li qualcuno col fucile e cronometro ad aspettarti al varco... ad urlarti nelle orecchie del perchè ritardi di pochi minuti, rispetto al " DIRITTO DI VISITA" ( fa vomitare pure il termine) fregandosene altamente di Bimbi disperati che non vogliono tornare da loro, e vorrebbero restare con te, insensibili persino al loro pianto, alla disperazione che non può che essere anche la tua, in quel momento dove preghi Dio di trovare il sorriso giusto per convincerlo ad accettare di lasciarti...
Che guarda caso poi, è lo stesso qualcuno che sapientemente e con puntualità disarmante ti ha fatto saltare tre compleanni, feste e ricorrenze con un flurilegio di sotterfugi a "comando"...
Quello stesso Qualcuno che cambia subito Pediatra ( Poichè quella che magari ti conosce e da sempre e per ogni cosa di tuo Figlio da quando ha un mese di vita ha avuto solo te come riferimento... deve sparire) e si dimentica magari le vaccinazioni o le visite di accrescimento ma un giorno si e l'altro pure pretenderebbe certificati fasulli per non farti vedere tuo figlio... O peggio ancora millantando gravi e costosissime malattie per chiedere più soldi di mantenimento...
Ad approfittare di ogni crepa del tuo atteggiamento.... ed affossarti nello stillicidio di umiliazioni alle quali silente ti devi piegare, al tuo essere Uomo nel senso di essere umano schiacciato nell'impotenza del potersi ribellare ...
Perchè esiste una logica corrente, una donna a prescindere può fare qualunque cosa, anche la più vergognosa su come amministrare il rapporto "padre-figlio" e le viene permessa, ma se ti azzardi minimamente a chiederne conto, " dai vita ad un rapporto conflittuale", dimenticando quella "piccola" cosa che si chiama RAPPORTO DI CAUSA ED EFFETTO, e se decidi di cambiare atteggiamento perchè esausto ti lasci scorrere le cose addosso in automatico sei bollato come "l'uomo che ignora la prole"... ( è la "regola corrente" nella quale sguazzano, ghignano e prolificano, e con tanto sussiego dispongono, perchè è così che vengono giudicate le cose, oggi.)
Mai, dico mai un atto di censura verso "certe signore" e i loro comportamenti.
Al massimo ti puoi rivolgere al Giudice... ( che bella cosa, eh?)
Tradotto... come mettere in una bottiglia da affidare al mare il tuo destino...
e quello di TUO FIGLIO.... ( se provi a dire "nostro" come è giusto che sia, ti accusano di usarlo per tornare con la madre, beffardo eh?)
Se andrà bene avrà risposta tra mesi, forse tanti, forse letto con attenzione, forse no, intanto l'emorragia di soldi continua....
Ma quella del cuore, che prezzo ha?
Senza che nessuno abbia mai il minimo senso di Pietà. ( ma tu sei grande... e devi saper aspettare sulla riva di un fiume giudizi che arriveranno magari tra un anno... o due... o chissà quando.... Ma che per Qualcuno che HA BISOGNO ANCHE DI TE un anno, se ne ha due è il 50% della sua esistenza ... capisci?

Pensa ad ogni giorno in più che passa, dove se sei fortunato lo vedi poche ore per la strada, trasformandoti non in un Padre, ma in quello che lo porta alle giostre, se non piove al parco, a dare vita ad ogni sorta di fantasia per rendere lieve quel tempo da girovaghi, perchè vi hanno cancellato OGNI forma di rapporto che possa prevedere lo starvi vicino in una casa, in una cena, in un tenervi la mano prima della nanna, e mille e mille frammenti di momenti negati e proprio nella fase più delicata della vita, a livello di formazione psicologica... ma a chi importa dei suoi incubi presenti e futuri? ...)
Niente marca di più il senso del tempo che scorre del volto di un Bimbo che cresce.....
Come puoi spiegare a tuo Figlio che neanche provvedimenti del Giudice e Volanti a volte possono far nulla, se qualcuno decide di segregare a casa un BIMBO?
In quel modo puoi solo creare terrore gratuito in chi non può ancora capire... e ingoi. Lo devi fare.
Tu che per non dirgli cose che aggiungerebbero dolore al suo dolore, taci la verità e inventi un mondo a colori tutto vostro... dove non esistano cattivi, nemmeno tra sedicenti "mamme" e magari "nonni compiacenti a volte aizzatori... e intanto muori dentro.
E cerchi nel ricordo di una sua carezza l'appiglio per non impazzire...
NO! Decisamente, non c'è aggettivo renda l'idea....

Tutto questo partì da un link nel quale l'aggettivo che avevano "trovato" per definire tutto questo era fuori dallle pagine "corrette " del vocabolario...per nulla elegante ma decisamente forte, un insulto bello e buono che ho tolto, ma il concetto rimane...
Ps questo è quanto quel link così crudo mi ha portato in mente,

e spero che nessuno si sia potuto offendere per la durezza della sua sintesi, anzi come a me abbia potuto suggerire qualche riflessione.
Detto tra noi poi, più che una offesa, o aggettivo qualificativo l'ho interpretato quanto mai lontano da un epiteto, se mai vicino ad un grido di dolore...
Perchè ritengo questo un tema troppo importante per la collettività, per sentirci anche se non genitori, non chiamati in causa.... I Bimbi, sono la nostra forza, il nostro futuro, il patrimonio comune che in ogni caso dobbiamo difendere.

Chiaramente penso che non esista un caso uguale ad un altro, in tema di minori.
Difatti nella fattispecie mi riferivo solamente alla piccola rispetto ai numeri, ma pur sempre significativa quantità di casi nei quali quello che ho descritto, purtroppo avviene.
E' chiaro, sono molte di più le Donne che subiscono ogni sorta di angheria, tuttavia almeno ora su di loro si comincia a vigilare. Purtroppo è vero che in questa enorme quantità di drammi reali che colpiscono troppe Madri si crea quel'alveo di impunità dove scorrono e prosperano i comportamenti di quelle che in questa provocatoria nota descrivo.
Persone senza scrupoli, senza morale, che a volte hanno procreato con l'inganno per avere una sorta di bancomat.... ( atroce vero?... succede anche questo, purtroppo)
Certe di non rischiare mai se non in casi estremi, potestà genitoriale, affidamento e collocamento. Soprattutto se il minore è molto piccolo, possono contare su una sorta di immunità che consente loro ogni forma di calunnia, denuncia ad arte millantando ogni sorta di farneticante abuso, e qualunque forma di ostruzionismo legale del quale ne loro, tantomeno i loro avvocati dovranno rispondere, ma QUEL CHE E' PEGGIO ogni forma di ostacolo verso la frequentazione e la creazione o consolidamento del rapporto Padre-Figlio.
Anzi, avendo pure troppo tempo da dedicare a manipolazioni psicologiche da esercitare senza scrupolo e controllo sul minore. Che vede magari proprio la sua figuara di riferimento, non solo sparire all'improvviso ma trasformarsi ai suoi occhi in una sorta di mostro.
E chi opera sul territorio purtroppo, spesso non è all'altezza per capirlo, o peggio è quasi connivente ( esistono relazioni di certi assistenti sociali formulate in modo surrettizio se non addirittura mendace? esistono... esistono! E chi le controlla? Chi è delegato alla trasparenza e a punire chi sbaglia? Punire come?).
E chi risarcisce le devastazioni che ne derivano?
Certo, si fa appello al buon senso, ma si dimentica una cosa, che se ci fosse stato non si sarebbe arrivati a tanto. E quando una donna, decide di chiudere ogni forma di comunicazione, che abbia rifiutato ogni tentativo di mediazione, quando questa in pieno dispregio di ogni logica morale si arrocchi nella posizione "sei il padre ma non esisti" e faccia di tutto per sopprimere la tua Presenza nella vita di tuo figlio, pure dalle elementari decisioni del vivere quotidiano finanche, semplicemente perchè "decide di non interagire mai più con te" il Legislatore non interviene. Alza le mani. Ti dice che se chiami la Polizia alimenti il conflitto...
Non esiste nessuna forma di deterrenza nei confronti di chi si comporti così. Nessuna.
Tipo, non lo accetti come Padre? ok, Non sei una buona madre. Quindi il Bambino sta con lui.
Non accetti nessun dialogo verso le decisioni che riguardano vostro figlio? Non sei una buona madre, quindi il Bambino sta con lui.
Se non "sai" gestire l'emozionalità di un dialogo con quello che una volta è stato il tuo partner, ma sarà per sempre il Padre di tuo Figlio e crei il muro, come è possibile che tu possa essere genitore collocatario?
Come fai crescere questo Bimbo, come lo prepari ad affrontare l'UNIVERSO delle sue EMOZIONI che è il patrimonio più grande di ogni essere umano, dal quale dipenderà la riuscita di una persona capace di rendersi felice, se non sei in grado di gestire le tue?

Ti sei rivolta al Tribunale per i Minorenni chiedendo la decadenza della Potestà Genitoriale per motivi che "solo due!!!! ( ci vuole tempo) anni dopo" si sono dimostrati privi di fondamento???
LA PERDI TU LA POTESTA' GENITORIALE, altro che affido condiviso e collocamento presso di te, ad esercitare ogni forma di cattiveria...

Questo è il dramma nudo e crudo.

Come si fa a dialogare nell'interesse di un Figlio se si permette ad un Genitore di poter RIFIUTARE ogni forma di comunicazione con l'altro Genitore senza pagare dazio? Come?
Che può gestire con perfidia scioccante e da una parte sola qualunque scambio di informazioni anche le più banali del vivere quotidiano che riguardino UN BAMBINO che comunque ha un Padre, ( ma che interpreta come suo soltanto) impedendogli finanche di sentirlo al telefono? O peggio facendogli vivere quel momento come una colpa?
Che possibilità pratiche, reali intendo, non teoriche o... a data da divenire, rimangono ad un Padre per cambiare, se le vive , questo stato di cose? ( certo, indovina chi è copia e incolla il genitore collocatario?

indovina nonostante gli indubbi passi avanti del Legislatore quale sia la riluttanza dei Giudici nell'applicare le nuove normative?)
Spesso rimane all'altro Genitore ( che in questo caso è praticamente SEMPRE UN PADRE) una sola scelta, rinunciare ad esserlo se non in modo saltuario ed incompleto.

Non avrà mai più modo di vivere con suo Figlio piccolo nessuna sorta di normalità o accudimento.
Sarà sempre sotto la spada di Damocle degli umori della "signora"

Ed è questo è il crimine più ignobile che passa sotto silenzio ogni giorno in ogni tribunale per i minorenni.

Che non si ha il coraggio di chiamare per nome.

Ma il tessuto sociale e le abitudini sono cambiate, il legislatore deve tenerne conto. Oggi i compiti di accudimento che compie un Papà a volte sono addirittura superiori a quelli che compie la Mamma, comunque sempre di meno affidati in una coppia esclusivamente a lei. Anche in tenerissima età.

Considerando purtroppo con quanta leggerezza si rinuncia a lottare per l'unione della propria Famiglia, i casi specialmente di Bimbi piccolissimi costretti a crescere nello stillicidio di una relazione che muore, generando rancori devastanti, sono ogni giorno di più.
Non ne ho mai fatto una questione Uomo-Donna, Bene o Male. Esistono individui che la vita e le scelte da loro fatte, non dimentichiamolo, ha reso Genitori.
Quando questo viene disatteso, o interpretato in modo distorto, perchè a pagare è sempre un Bambino, non deve MAI più essere una questione Uomo-Donna.
Ma semplicemente di Genitore. Se lo sei diventato.
E questo, cari Giudici, a volte che strano....
Succede anche ai Papà....

Ho una certezza, un domani anche questo muro cadrà. E risparmierà tanto dolore a troppa gente.
Ma affinchè questo giorno arrivi il prima possibile, che sia Legislatore che chi è chiamato ad applicare le norme decida di capire che quel tempo è arrivato, occorre che Tutti prima o poi, sappiano rendersi partecipi.

Magari stasera a te che leggi e distrattamente guardi il tuo Bambino, magari che fa i capricci per qualche cosa, e tu stanco per la giornata vorresti un pò di quiete, fai una cosa,
dagli un bacio
e pensa che per qualcuno non è così scontato poterlo fare....
Grazie a chiunque, magari solo per una pernacchia, lascerà un commento.

PATRIZIO

sabato 2 agosto 2014


Amira Hass: La sconfitta morale di Israele ci perseguiterà per anni

Se la vittoria si misura con il numero dei morti, allora Israele e il suo esercito hanno stravinto. Dal momento in cui scrivo queste parole (il 26 luglio) al momento in cui voi le leggerete i morti saranno più mille (di cui il 79-80 per cento civili).

Di quanto aumenterà il conto? Dieci morti? Diciotto morti? Altre tre donne incinte? Altri cinque bambini, con gli occhi socchiusi, la bocca spalancata e i denti da latte sporgenti, con le magliette che grondano sangue mentre i corpi vengono portati via, ammassati su una barella? Se vincere significa costringere l’avversario a caricare i bambini massacrati su un’unica barella (perché le barelle non bastano) allora il capo di stato maggiore Benny Gaz e il ministro della difesa Moshe Ya’alon hanno vinto, e insieme a loro hanno vinto tutti quelli che li ammirano.

Un premio spetta anche alla startup nation, per aver riportato il minor numero possibile di notizie nonostante tutti mezzi d’informazione internazionali disponibili. “Buongiorno, è stata una notte tranquilla”, annunciava allegramente la radio dell’esercito il 24 luglio. Il giorno prima le forze di difesa israeliane avevano ucciso 80 palestinesi, di cui 64 civili, inclusi 15 bambini e cinque donne. Almeno trenta persone erano state ammazzate durante la stessa “notte tranquilla” di cui parlava l’esercito. Sono morti a causa delle schegge, delle bombe e delle pallottole israeliane (per non parlare del numero di feriti e di case distrutte).

amira_hass

Se la vittoria si misura con il numero di famiglie spazzate via nel giro di due settimane (con tutte le combinazioni possibili tra genitori, figli, nonni, nuore, generi, nipoti, cognati) allora Israele ha vinto nettamente. Ecco alcuni cognomi: Al Najjar, Karaw’a, Abu-Jam’e, Ghannem, Qannan, Hamad, Al Salim, Al Astal, Al Hallaq, Sheikh Khalil, Al Kilani. In queste famiglie i pochi sopravvissuti ai bombardamenti delle ultime due settimane si ritrovano a provare invidia per i morti.

E non possiamo dimenticare una corona d’alloro per i nostri esperti legali, senza i quali l’Idf non muove un dito. Grazie a loro far saltare in aria una casa (vuota o piena) è un atto facilmente giustificabile. Basta sostenere che uno dei componenti della famiglia è un bersaglio legittimo (un esponente di Hamas, un soldato, un politico di qualsiasi tipo, un membro della famiglia o soltanto un ospite). “Se tutto questo è legale secondo il diritto internazionale”, mi ha confessato un diplomatico sbalordito per il sostegno accordato dal suo paese a Israele, “allora significa che c’è qualcosa di sbagliato nel diritto internazionale”.

Un altro bouquet di fiori va ai nostri consulenti, laureati delle più esclusive facoltà di diritto di Israele e degli Stati Uniti (e forse anche del Regno Unito). Sono loro a consigliare all’Idf di sparare sulle squadre di soccorso per impedirgli di aiutare i feriti. Nelle ultime due settimane sono stati uccisi sette componenti delle squadre di soccorso, due soltanto il 25 luglio. Altri 16 sono stati feriti, e il conto non include i casi in cui gli attacchi dell’Idf hanno impedito ai soccorritori di arrivare in macchina sul luogo di un disastro.

Qualcuno di voi ripeterà la litania dell’esercito, secondo cui “i terroristi si nascondono nelle ambulanze”. Certo, perché i palestinesi non vogliono salvare i feriti, non vogliono evitare che muoiano dissanguati in mezzo alle macerie. È questo che pensate, vero? Siete davvero convinti che i nostri infallibili servizi d’intelligence (che da anni ignoravano l’esistenza della rete di tunnel sotterranei) potessero sapere in tempo reale che in ogni ambulanza colpita o bloccata dall’Idf si nascondevano palestinesi armati? Perché è lecito far saltare in aria un intero quartiere per salvare un soldato israeliano ferito ma non si può fare nulla per salvare un anziano palestinese intrappolato tra le macerie? Perché è proibito salvare un uomo armato, o più precisamente un combattente palestinese, che è stato ferito mentre cercava di respingere un esercito invasore?

Se la vittoria si misura con la capacità di provocare un trauma devastante (e non per la prima volta) a 1,8 milioni di persone che aspettano solo la morte, allora la vittoria è vostra.

Questi trionfi alimentano la nostra implosione morale, la sconfitta etica di una società che non intende guardarsi allo specchio, che si lamenta per il ritardo di un volo e nel frattempo si considera composta da uomini illuminati. Una società che piange i suoi 40 soldati morti ma allo stesso tempo è insensibile alla sofferenza e al coraggio del popolo che sta attaccando. Una società che non capisce fino a che punto le forze in campo sono squilibrate.

“Nella sofferenza e nella morte”, mi ha scritto un amico da Gaza, “ci sono grandi manifestazioni di tenerezza e bontà. Le persone si aiutano a vicenda, si consolano. I bambini cercano di aiutare i genitori come meglio possono. Ho visto molti bambini non più grandi di 10 anni abbracciare i fratelli più piccoli per cercare di distrarli dall’orrore. Così giovani, ma già responsabili per qualcun altro. Non ho incontrato un solo bambino che non abbia perso qualcuno. Un genitore, un nonno, una zia, un amico o un vicino. Se Hamas è emerso dalla generazione della prima intifada, quando i giovani che lanciavano pietre ricevevano in cambio pallottole, cosa nascerà dalla generazione che negli ultimi sette anni è stata brutalmente e sistematicamente massacrata?”.

La nostra sconfitta morale ci perseguiterà per molti anni.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

Fonte: L’Internazionale

Hamira Hass è una giornalista israeliana. Vive a Ramallah, in Cisgiordania, scrive per il quotidiano Ha’aretz de ha una rubrica su Internazionale.

http://www.controinformazione.info/amira-hass-la-sconfitta-morale-di-israele-ci-perseguitera-per-anni/